mercoledì 21 gennaio 2015
Cremona
MILANO 19 GENNAIO 2014
Questa è la mera e semplice cronaca di un'aggressione fascista con le modalità infami che le contraddistinguono, che ha come risultato che un compagno di Cremona, Emilio, steso su un letto dell'ospedale di Cremona proprio mentre vi scrivo, sta lottando per la vita attorniato dalla solidarietà dei suoi amici e compagne.
Domenica a Cremona è stata un azione premeditata. Gruppi di fascisti confluiti anche da Brescia e Parma (tutti nella curva del Mantova a quanto pare) si sono ritrovati allo stadio dove si giocava Cremonese - Mantova e dopo la fine della partita hanno assaltato il Dordoni, centro sociale autogestito dal 1995. In dieci hanno attirato i compagni fuori dalle mura del Centro e una volta sicuri di essere seguiti si sono scoperti in tutta la loro forza infame e squadrista: in cinquanta li hanno aggrediti e hanno colpito Emilio lasciandolo a terra privo di sensi con una sprangata alla testa e infierendo su di lui a calci mentre era a terra. Solo la forza e il coraggio degli amici hanno permesso di toglierlo dalle mani dell'infame feccia assassina e di riportarlo all'interno, barricandosi e resistendo successivamente all'assalto.
Fatto successivo e ancora più grave è stato l'atto complice e meschino della polizia (prontamente accorsa dopo i fatti) che ha caricato i difensori del Dordoni permettendo ai fascisti di andarsene indisturbati dopo averli, così dicono, schedati.
Nella tarda serata alla spicciolata, a fatti ormai conclusi e appurati, appena hanno saputo e potuto compagne e compagni da altre città sono arrivati in solidarietà creando un'assemblea molto partecipata organizzata di urgenza dentro al centro sociale, chiamando una mobilitazione nazionale antifascista a Cremona per sabato 24 Gennaio.
Ora, tralasciando le sensazioni a caldo e la mera cronaca di una serata come tante (visto che quella di Cremona è una delle tante aggressioni ad opera di fascisti nella città e su tutto il territorio nazionale e non), sappiamo tutti e tutte di trovarci in una situazione sociale a dir poco allarmante e ad una riorganizzazione a livello internazionale di strutture e organizzazioni di estrema destra che con discorsi sempre populisti e funzionali al controllo sociale si radicano sempre più nelle periferie sia urbane che territoriali; e credo sia giunto il momento di fare un'analisi attenta e rivedere il modus operandi di ognuno e ripartire con il giusto piede prima di dover piangere per ulteriori lutti e sconfitte.
Fatta questa breve considerazione, credo occorra per poter rispondere in maniera organizzata e efficace a tutto ciò una sempre maggiore attenzione al proprio territorio e una grande volontà collettiva di riappropriarsi degli spazi che viviamo. Credo quindi che sia di vitale importanza uscire dalle mura delle proprie realtà, dai propri schemi mentali, e incominciare di nuovo a confrontarsi con chi all'esterno di esse vive e si organizza senza "celodurismi" o preconcetti. Ora, terminato il mio breve pensiero, una cosa è importante: stiamo tutt* vicin* a EMILIO e a tutt* i compagn* del CSA Dordoni che lottano insieme a lui.
Accogliete queste parole come uno sprone a continuare in maniera sempre più forte e decisa nelle vostre pratiche e ad allontanare la paura dalle vostre esistenze, la solidarietà è un'arma e la programmazione politica a lungo termine è qualcosa che imprime la svolta, coadiuvata sia chiaro dalla forza e dalla pazienza che mettete tutti i giorni in quello che fate. Ne abbiamo tutt* bisogno!!
FORZA EMILIO!!!
Walter
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento