domenica 1 febbraio 2015

Padani negli USA ovvero panegirico dell'Audi A6

“ Sul posto si è formata una coda a causa delle operazioni di rimozione dei pezzi dell’auto, e per la pulitura della strada.”

Mattinata critica per i cittadini dell’hinterland milanese. Dire al proprio capo che si è in ritardo a causa di un incidente stradale rischia di passare per improbo. Fortunatamente possiamo star loro accanto grazie a questa preziosa informazione fornitaci dal Corriere di oggi. Oltre che a loro, la nostra solidarietà è volta anche a coloro che abitano nei pressi degli ospedali S. Raffaele di Milano, del Niguarda e della clinica Humanitas di Rozzano, che hanno eroicamente sopportato l’assordante suono delle sirene delle ambulanze che verso le 03.00 di questa mattina li ha svegliati al posto del Buongiorno del dott. Feelgood.
 
unPADANOnegliUSA ci spiega la causa di questo disagio in un commento sul sito de Il Giornale: “non fanno più le auto tedesche di una volta”.
Menomale che i cinque zingari che hanno rubato l’Audi non lo sapevano. Del resto non sapevano nemmeno far saltare un bancomat con una bomboletta di gas. Per non parlare delle scarse modalità di fuga e capacità di guida.
Beh, due di loro non daranno più fastidio e gli altri tre speriamo diano prova della rinomata malasanità italiana. Possiamo quasi dormire tranquilli.
 
Volevo chiudere rendendovi partecipi di una scena alla quale ho dovuto assistere ieri sera: una donna sulla cinquantina sente la notizia e si mette a piangere. Uno dei due morti era stato suo alunno. Lo aveva visto crescere. Mi ha tenuta in braccio. Sapeva leggere. 
 
Lacrime? Addirittura lacrime?
Fortunatamente ci sono tante altre persone come l’amabile lettore di quotidiani sopracitato che rivendicano la nostra imprescindibile esigenza di sicurezza.
Continuiamo così da perfetti cristiani. Male che vada, se le chiavi non sono servite a cinque zingari per far partire un’Audi A6, per noi i cancelli del paradiso saranno una passeggiata.

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