martedì 8 marzo 2016

Niente accade nel vuoto: prove di squadrismo


Un paio di settimane fa (lunedì 22 febbraio) alla Statale di Milano molti studenti hanno visto qualcosa di insolito: intorno a mezzogiorno un gruppo di quindici-venti uomini intorno ai trent'anni ha girato più volte per i chiostri con la faccia di chi vuole menare qualcuno. A un certo punto il gruppo ha seguito due studenti in biblioteca Centrale, ha iniziato a minacciarli e strattonarli, e in breve a prenderli a pugni. Uno degli intrusi ha lanciato una sedia, secondo un testimone una ragazza intervenuta si è presa uno schiaffo. Chi sono questi uomini? E perché erano in università?
COSA È SUCCESSO LA MATTINA DEL 22 FEBBRAIO (RICOSTRUITO SECONDO TESTIMONIANZE DIRETTE)
Durante la mattinata (ore 10 circa) un alcuni studenti di un collettivo politico universitario stavano distribuendo volantini nel cortile del Filarete quando hanno incontrato un militante dell'organizzazione studentesca Gruppo Alpha, che fa riferimento all' “associazione di promozione culturale e sociale” Lealtà Azione. Sono volati insulti da entrambe le parti e una testimone racconta che “mentre alcuni studenti tenevano a distanza L. [uno del collettivo] e l'altro ragazzo, questo ne ha approfittato per tirargli un pugno in faccia e poi si è chiuso in Crociera”. I ragazzi del collettivo hanno provato a raggiungere il rivale, per poi desistere e prendere il megafono e spiegare ai presenti cosa era successo; dopo qualche minuto sono andati via dall'università.
Lo studente del Gruppo Alpha ha telefonato ai suoi camerati temendo una ritorsione; ne è arrivata una ventina (poco dopo mezzogiorno), che non trovando gli avversari che cercavano, hanno improvvisato una ronda nei chiostri (come testimoniato da diversi studenti) e deciso che quel tipo con i dread e la barba poteva essere benissimo un nemico, e allora perché non seguirlo in Centrale e dargli una lezione? Dopotutto Lealtà Azione oltre è molto attiva oltre che nelle attività culturali (principalmente scrivere agiografie di gerarchi fascisti e organizzare concerti ed eventi sportivi) anche nella cronaca nera:
COSA È LEALTÀ AZIONE
Lealtà Azione nasce nel 2010 per aggregare ufficialmente i militanti italiani del coordinamento internazionale neonazista Hammerskin, attivo dal 1988 dopo una scissione dal Ku Klux Klan americano. L'organizzazione è diffusa soprattutto in Lombardia. Ideologicamente Lealtà Azione si rifà al fascismo mussoliniano, esaltando i valori tradizionali “dio patria e famiglia”, ed è in questo affine a Forza Nuova e Veneto Fronte Skinhead (con cui condivide lo stile e le pratiche).
Le sue attività vanno dal ripulire le tombe dei combattenti della Repubblica Sociale al Cimitero Maggiore di Milano all'organizzare tornei di arti marziali (Associazione Wolf of the Ring), dal pubblicare materiale sul nazifascismo (in chiave positiva s'intende) all'aggredire rivali politici o percepiti tali, pratica che accompagna i membri dell'associazione con costanza negli anni (si può infatti dire che Lealtà Azione non fa che unire e dare un nome ai vari gruppi Hammerskin lombardi). Tra i suoi membri Davide Cancelli, Vito Schirone, Stefano del Miglio, Giacomo Pedrazzoli, Norberto Scordo hanno condanne per tentato omicidio, aggressione a mano armata e lesioni gravissime (il loro curriculum criminale è facilmente reperibile in rete): il loro modus operandi comprende sia aggressioni improvvisate (vari episodi a Milano, come risse e pestaggi in zona Ticinese, intimidazioni davanti alle scuole, o l'accoltellamento a freddo di un ragazzo in Stazione Centrale nel 2012) sia attacchi coordinati portati avanti da decine di persone (uno su tutti la spedizione di circa trenta naziskin contro dei ragazzi del centro sociale Cox 18 nel 2004, per cui vennero inflitte dieci condanne per tentato omicidio e/o lesioni personali). Vanno segnalati anche in contatti con la 'ndrangheta, gestiti da Domenico Bosa, legato al narcotraffico e ad esponenti di clan calabresi e montenegrini; e quelli con il Comune di Milano, che attraverso Aler concesse a Lealtà Azione una sede senza bando pubblico in viale Brianza (il presidente di Aler all'epoca era Marco Osnato, condannato nel 2015 per aver truccato degli appalti relativi alla gestione dell'edilizia pubblica lombarda, e genero di Romano La Russa).
COSA È IL GRUPPO ALPHA
È l'associazione studentesca di Lealtà Azione, riconosciuta dal Rettorato, e si racconta con il motto “all'università si combatte”. Il suo referente è Valerio Zinetti, studente attivo come promotore culturale presso la Skinhouse di Bollate, luogo di ritrovo per gli affiliati a diverse organizzazioni di estrema destra. Le attività del Gruppo Alpha in Statale sono piuttosto rare (raramente più di un evento all'anno) e constano quasi unicamente in convegni sulla geopolitica internazionale, a volte organizzati sotto il nome di altre organizzazioni studentesche fantasma. I suoi membri sono stimabili ben al di sotto dei dieci.

 
(dalla pagina fb del Gruppo Alpha)

QUALCHE CONSIDERAZIONE
1-Quello che è avvenuto non è un episodio isolato ma l'utilizzo in ambito universitario di una delle pratiche distintive di Lealtà Azione, motivato dalla presenza di una sua branca studentesca.
2- Più in generale, l'avvicinamento delle realtà politiche neofasciste all'ambiente studentesco (scuole superiori e università) viene portato avanti tramite attività culturali (dibattiti, presentazioni di libri) unite a pratiche intimidatorie: tra gennaio e febbraio 2016 si ricordano l'attacco con mazze e martelli a degli studenti napoletani da parte di appartenenti a Casapound, il pestaggio (sempre da parte di militanti di Casapound) di un ragazzo durante una festa studentesca a Lanciano (in Abruzzo), l'aggressione ad un rappresentante degli studenti nell'ateneo di Tor Vergata a Roma (l'aggressore è stato riconosciuto come esponente di Casapound). L'interesse per questo ambiente nasce dalla ricerca di legittimazione culturale e politica, oltre che dal desiderio di “marcare il territorio” e da intenti propagandistici (soprattutto nelle scuole superiori). Queste organizzazioni puntano più alla visibilità che al reclutamento, restando negli anni numericamente molto deboli ma tentando periodicamente di venire alla ribalta e farsi pubblicità.
3- È pratica comune nell'infiltrazione delle università non dichiarare esplicitamente l'appartenenza ad organizzazioni di estrema destra, ma presentarsi come un'opzione culturale e politica non-allineata, incoraggiando l'ambiguità sullo schieramento politico di riferimento e affermando a volte una certa apolicità - “è nostra intenzione fare gli interessi degli studenti, senza badare a posizioni ideologiche, etc.”. Questo è per inciso un buon metodo per riconoscere l'estrema destra: chi si proclama “né di destra né di sinistra” è abbastanza infallibilmente di destra, e non di una destra a cui si può rivendicare senza imbarazzo l'appartenenza.
4- Sempre in un ottica di propaganda “per acta”, è utile ricordare che nei periodi elettorali (soprattutto a livello comunale) le formazioni neofasciste tendono ad aumentare la presenza nei luoghi dell'istruzione con volantinaggi lampo e piccole provocazioni (usuale la pratica della “ronda” con un paio di studenti dell'ateneo a giustificare la presenza di molti militanti esterni), ed è ipotizzabile il ripetersi, magari in taglio minore, di episodi simili durante la primavera.
5- Spesso la narrazione del binomio fascismo-antifascismo viene impostata sulla traccia degli “opposti estremismi”, e ridotta ad una questione morale che riguarda solo i militanti dei due schieramenti. Si dimentica in questo modo che il fascismo non è una categoria astratta ma un insieme di teorie e pratiche politiche che ha come presupposto la soppressione del dissenso, e che quindi l'antifascismo è cosa che riguarda chiunque abbia simpatia per la democrazia. A questo proposito è interessante vedere di volta in volta quali sono le proposte dei fascisti per la vita della comunità, sia essa nazionale o universitaria, per comprendere che non si tratta solo di teste rasate e tatauaggi ma di una visione del mondo che, volenti o nolenti, si sta riproponendo in tutta Europa negli ultimi anni (si pensi ad Alba Dorata in Grecia, al partito nazionalista e razzista Fidesz in Ungheria, al connubio tra Lega Nord e Casapound in Italia).
6- La presenza in università di Lealtà Azione è possibile (oltre che per la connivenza del Rettorato) per l'inerzia del corpo studentesco, che generalmente non percepisce il proprio ruolo e quello dell'università al di là delle lezioni e degli esami e non ha di fatto interesse a proteggere un ambiente che si limita ad attraversare e raramente vive. Eventi eclatanti come una caccia all'uomo in biblioteca Centrale o la riduzione degli appelli annuali da dieci a sei provocano una forte impressione che solo con difficoltà si traduce in una presa di posizione. Diventare una comunità smettendo di vivere impermeabili al contesto e alle vite degli altri è il solo modo per evitare che tra due mesi un altro ragazzo prenda schiaffi per il suo aspetto o le borse di studio vengano ulteriormente ridotte.

 
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