Un
paio di settimane fa (lunedì 22 febbraio) alla Statale di Milano
molti studenti hanno visto qualcosa di insolito: intorno a
mezzogiorno un gruppo di quindici-venti uomini intorno ai trent'anni
ha girato più volte per i chiostri con la faccia di chi vuole menare
qualcuno. A un certo punto il gruppo ha seguito due studenti in
biblioteca Centrale, ha iniziato a minacciarli e strattonarli, e in
breve a prenderli a pugni. Uno degli intrusi ha lanciato una sedia,
secondo un testimone una ragazza intervenuta si è presa uno
schiaffo. Chi sono questi uomini? E perché erano in università?
COSA È SUCCESSO LA
MATTINA DEL 22 FEBBRAIO (RICOSTRUITO SECONDO TESTIMONIANZE DIRETTE)
Durante
la mattinata (ore 10 circa) un alcuni studenti di un collettivo
politico universitario stavano distribuendo volantini nel cortile del
Filarete quando hanno incontrato un militante dell'organizzazione
studentesca Gruppo Alpha, che fa riferimento all' “associazione di
promozione culturale e sociale” Lealtà Azione. Sono volati insulti
da entrambe le parti e una testimone racconta che “mentre alcuni
studenti tenevano a distanza L. [uno del collettivo] e l'altro
ragazzo, questo ne ha approfittato per tirargli un pugno in faccia e
poi si è chiuso in Crociera”. I ragazzi del collettivo hanno
provato a raggiungere il rivale, per poi desistere e prendere il
megafono e spiegare ai presenti cosa era successo; dopo qualche
minuto sono andati via dall'università.
Lo studente del Gruppo Alpha ha telefonato ai suoi camerati temendo una ritorsione; ne è arrivata una ventina (poco dopo mezzogiorno), che non trovando gli avversari che cercavano, hanno improvvisato una ronda nei chiostri (come testimoniato da diversi studenti) e deciso che quel tipo con i dread e la barba poteva essere benissimo un nemico, e allora perché non seguirlo in Centrale e dargli una lezione? Dopotutto Lealtà Azione oltre è molto attiva oltre che nelle attività culturali (principalmente scrivere agiografie di gerarchi fascisti e organizzare concerti ed eventi sportivi) anche nella cronaca nera:
Lo studente del Gruppo Alpha ha telefonato ai suoi camerati temendo una ritorsione; ne è arrivata una ventina (poco dopo mezzogiorno), che non trovando gli avversari che cercavano, hanno improvvisato una ronda nei chiostri (come testimoniato da diversi studenti) e deciso che quel tipo con i dread e la barba poteva essere benissimo un nemico, e allora perché non seguirlo in Centrale e dargli una lezione? Dopotutto Lealtà Azione oltre è molto attiva oltre che nelle attività culturali (principalmente scrivere agiografie di gerarchi fascisti e organizzare concerti ed eventi sportivi) anche nella cronaca nera:
COSA È LEALTÀ
AZIONE
Lealtà
Azione nasce nel 2010 per aggregare ufficialmente i militanti
italiani del coordinamento internazionale neonazista Hammerskin,
attivo dal 1988 dopo una scissione dal Ku Klux Klan americano.
L'organizzazione è diffusa soprattutto in Lombardia. Ideologicamente
Lealtà Azione si rifà al fascismo mussoliniano, esaltando i valori
tradizionali “dio patria e famiglia”, ed è in questo affine a
Forza Nuova e Veneto Fronte Skinhead (con cui condivide lo stile e le
pratiche).
Le
sue attività vanno dal ripulire le tombe dei combattenti della
Repubblica Sociale al Cimitero Maggiore di Milano all'organizzare
tornei di arti marziali (Associazione Wolf of the Ring), dal
pubblicare materiale sul nazifascismo (in chiave positiva s'intende)
all'aggredire rivali politici o percepiti tali, pratica che
accompagna i membri dell'associazione con costanza negli anni (si può
infatti dire che Lealtà Azione non fa che unire e dare un nome ai
vari gruppi Hammerskin lombardi). Tra i suoi membri Davide Cancelli,
Vito Schirone, Stefano del Miglio, Giacomo Pedrazzoli, Norberto
Scordo hanno condanne per tentato omicidio, aggressione a mano
armata e lesioni gravissime (il loro curriculum criminale è
facilmente reperibile in rete): il loro modus operandi comprende sia
aggressioni improvvisate (vari episodi a Milano, come risse e
pestaggi in zona Ticinese, intimidazioni davanti alle scuole, o
l'accoltellamento a freddo di un ragazzo in Stazione Centrale nel
2012) sia attacchi coordinati portati avanti da decine di persone
(uno su tutti la spedizione di circa trenta naziskin contro dei
ragazzi del centro sociale Cox 18 nel 2004, per cui vennero inflitte
dieci condanne per tentato omicidio e/o lesioni personali). Vanno
segnalati anche in contatti con la 'ndrangheta, gestiti da Domenico
Bosa, legato al narcotraffico e ad esponenti di clan calabresi e
montenegrini; e quelli con il Comune di Milano, che attraverso Aler
concesse a Lealtà Azione una sede senza bando pubblico in viale
Brianza (il presidente di Aler all'epoca era Marco Osnato, condannato
nel 2015 per aver truccato degli appalti relativi alla gestione
dell'edilizia pubblica lombarda, e genero di Romano La Russa).
COSA È IL GRUPPO
ALPHA
È
l'associazione studentesca di Lealtà Azione, riconosciuta dal
Rettorato, e si racconta con il motto “all'università si combatte”.
Il suo referente è Valerio Zinetti, studente attivo come
promotore culturale presso la Skinhouse di Bollate, luogo di ritrovo
per gli affiliati a diverse organizzazioni di estrema destra. Le
attività del Gruppo Alpha in Statale sono piuttosto rare (raramente più di un evento all'anno) e constano quasi unicamente in convegni sulla
geopolitica internazionale, a volte organizzati sotto il nome di altre organizzazioni studentesche fantasma. I suoi membri sono stimabili ben al di
sotto dei dieci.
(dalla
pagina fb del Gruppo Alpha)
QUALCHE
CONSIDERAZIONE
1-Quello
che è avvenuto non è un episodio isolato ma l'utilizzo in ambito
universitario di una delle pratiche distintive di Lealtà Azione,
motivato dalla presenza di una sua branca studentesca.
2-
Più in generale, l'avvicinamento delle realtà politiche neofasciste
all'ambiente studentesco (scuole superiori e università) viene
portato avanti tramite attività culturali (dibattiti, presentazioni
di libri) unite a pratiche intimidatorie: tra gennaio e febbraio 2016
si ricordano l'attacco con mazze e martelli a degli studenti
napoletani da parte di appartenenti a Casapound, il pestaggio (sempre
da parte di militanti di Casapound) di un ragazzo durante una festa
studentesca a Lanciano (in Abruzzo), l'aggressione ad un
rappresentante degli studenti nell'ateneo di Tor Vergata a Roma
(l'aggressore è stato riconosciuto come esponente di Casapound).
L'interesse per questo ambiente nasce dalla ricerca di legittimazione
culturale e politica, oltre che dal desiderio di “marcare il
territorio” e da intenti propagandistici (soprattutto nelle scuole
superiori). Queste organizzazioni puntano più alla visibilità che
al reclutamento, restando negli anni numericamente molto deboli ma
tentando periodicamente di venire alla ribalta e farsi pubblicità.
3-
È pratica comune nell'infiltrazione delle università non dichiarare
esplicitamente l'appartenenza ad organizzazioni di estrema destra, ma
presentarsi come un'opzione culturale e politica non-allineata,
incoraggiando l'ambiguità sullo schieramento politico di riferimento
e affermando a volte una certa apolicità - “è nostra intenzione
fare gli interessi degli studenti, senza badare a posizioni
ideologiche, etc.”. Questo è per inciso un buon metodo per
riconoscere l'estrema destra: chi si proclama “né di destra né di
sinistra” è abbastanza infallibilmente di destra, e non di una
destra a cui si può rivendicare senza imbarazzo l'appartenenza.
4-
Sempre in un ottica di propaganda “per acta”, è utile ricordare
che nei periodi elettorali (soprattutto a livello comunale) le
formazioni neofasciste tendono ad aumentare la presenza nei luoghi
dell'istruzione con volantinaggi lampo e piccole provocazioni (usuale
la pratica della “ronda” con un paio di studenti dell'ateneo a
giustificare la presenza di molti militanti esterni), ed è
ipotizzabile il ripetersi, magari in taglio minore, di episodi simili
durante la primavera.
5-
Spesso la narrazione del binomio fascismo-antifascismo viene
impostata sulla traccia degli “opposti estremismi”, e ridotta ad
una questione morale che riguarda solo i militanti dei due
schieramenti. Si dimentica in questo modo che il fascismo non è una
categoria astratta ma un insieme di teorie e pratiche politiche che
ha come presupposto la soppressione del dissenso, e che quindi
l'antifascismo è cosa che riguarda chiunque abbia simpatia per la
democrazia. A questo proposito è interessante vedere di volta in
volta quali sono le proposte dei fascisti per la vita della comunità,
sia essa nazionale o universitaria, per comprendere che non si tratta
solo di teste rasate e tatauaggi ma di una visione del mondo che,
volenti o nolenti, si sta riproponendo in tutta Europa negli ultimi
anni (si pensi ad Alba Dorata in Grecia, al partito nazionalista e
razzista Fidesz in Ungheria, al connubio tra Lega Nord e Casapound in
Italia).
6-
La presenza in università di Lealtà Azione è possibile (oltre che
per la connivenza del Rettorato) per l'inerzia del corpo studentesco,
che generalmente non percepisce il proprio ruolo e quello
dell'università al di là delle lezioni e degli esami e non ha di
fatto interesse a proteggere un ambiente che si limita ad
attraversare e raramente vive. Eventi eclatanti come una caccia
all'uomo in biblioteca Centrale o la riduzione degli appelli annuali
da dieci a sei provocano una forte impressione che solo con
difficoltà si traduce in una presa di posizione. Diventare una
comunità smettendo di vivere impermeabili al contesto e alle vite
degli altri è il solo modo per evitare che tra due mesi un altro
ragazzo prenda schiaffi per il suo aspetto o le borse di studio
vengano ulteriormente ridotte.
Le
fonti di questo articolo sono interamente reperibili in internet, ed
ogni informazione qui riportata è di pubblico dominio.
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